AIUTO! MIO FIGLIO NON MANGIA FRUTTA E VERDURA!

by Dott.ssa Fantin Francesca on

” Mio figlio non mangia frutta e verdura, cosa posso fare?”

Molto spesso mi sento fare questa domanda e di solito rispondo ponendo ai genitori un paio di domande:

“Tutti i componenti della famiglia mangiano gli alimenti rifiutati dal bambino?”

“Il cibo che il bambino rifiuta viene messo nel suo piatto?”

Spesso infatti si pretende che il bambino accetti un alimento che magari viene presentato negativamente da uno o entrambi i genitori (“anche a me non piace” “io non lo mangio!”) e che non gli viene neanche messo nel piatto (“cosa glielo metto a fare, tanto non lo mangia!”). Vi siete mai chiesti allora perché un bambino dovrebbe imparare a mangiare un alimento che non ha nel piatto e che magari neanche mamma/papà mangiano?

E allora come si fa? Non vi nascondo che sia un lavoro difficile e che richieda tempo e tanta pazienza, ma vi assicuro che TUTTI I BAMBINI POSSONO IMPARARE A MANGIARE TUTTO e quindi anche frutta e verdura.

La selettività (scelta mirata di alcuni alimenti da mangiare) e la neofobia (paura di mangiare cibi nuovi) sono caratteristici del bambino dai 2 ai 4 anni. Le abitudini alimentari si sviluppano soprattutto in questo periodo; successivamente invece saranno difficilmente modificabili.

Per garantire ai bambini una alimentazione varia e completa che contenga tutti i nutrienti necessari all’organismo bisogna puntare su un approccio educativo che permetta al bambino di assaggiare e scoprire nuovi sapori senza paura.

COSA FARE

  • Dare l’esempio: i gusti e le abitudini alimentari dei genitori influenzano più di ogni altra cosa le abitudini dei figli. È fondamentale fare vedere al bambino che anche mamma e papà mangiano e apprezzano ciò che gli viene proposto.
  • Continuare a proporre il cibo (mettendolo nel piatto) senza costringere il bambino ad assaggiarlo: a volte sono necessari anche 10-20 contatti con l’alimento prima che il bambino accetti di assaggiare un nuovo alimento
  • Stabilire un orario per pasti e merende. Evitare merende troppo abbondandi e/o lo “smangiucchiamento” continuo, perchè altrimenti il bambino arriverà ai pasti principali con poca fame e quindi anche con poca voglia di assaggiare
  • Mangiare tutti insieme (quando possibile) e tutti le stesse cose
  • Mettere nel piatto sia gli alimenti con cui il bambino ha confidenza, sia quelli che deve imparare a conoscere. Non cadere nell’errore di preparare solo cibi che il bambino apprezza già, interrompendo così l’offerta dei cibi rifiutati, perchè questo peggiorerà il problema
  • Mettere nello stesso piatto cibi nuovi e cibi da “conoscere”, magari tenendoli separati
  • Gratificare il bambino quando è stato bravo a tavola o ha assaggiato un nuovo cibo
  • Portare il bambino a fare la spesa
  • Coinvolgerlo nella preparazione dei pasti e assaggiare insieme (magari comprategli anche un cappellino e grembiule da chef!). Dopo aver preparato insieme il piatto, mangiare qualcosa che il bambino ha visto nascere e che ha conosciuto in tutte le fasi di preparazione, può rassicurarlo e fargli vincere la neofobia. Se ciò non accade, non forzarlo nell’assaggio, ma riproporre nel tempo e più volte il cibo non amato, in modalità diverse.
  • Fare piccole porzioni, soprattutto con i cibi nuovi, in modo che il bambino dovrà assaggiarne un pochino e non si troverà di fronte a un piatto colmo di cose nuove e sconosciute
  • Creare un ambiente sereno durante il pasto
  • Offrire un menù vario

COSA NON FARE

  • Costringere il bambino ad assaggiare un alimento con forza perchè questo può accrescere l’avversione del piccolo
  • Utilizzare un cibo come ricompensa (es: “mangia tutte le verdure nel piatto e poi avrai il gelato”) o punizione (es. Se non mangi tutte le verdure non vai al parco)
  • Sgridarlo se non ha finito tutto (se ha anche solo assaggiato un alimento è un grande successo!)
  • “Nascondere”/”cammuffare” il cibo che rifiuta all’interno di una preparazione.  (es. preparare le polpette di zucchine e dire al bambino che dentro ci sono altre cose che lui apprezza)
  • Evitare giochi e tv a tavola

Ma la cosa più importante è NON MOLLARE! Potranno volerci settimane o mesi prima di vedere un cambiamento, ma ne varrà la pena!

Share

Written by: Dott.ssa Fantin Francesca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *